Il clima in Burkina Faso è arido, sudano-saheliano, caratterizzato da una lunga
stagione secca e da una corta stagione delle piogge; la pluviometria è
però molto irregolare mentre il suo suolo è per la maggior parte
rappresentato dalla savana, povera e poco fertile.
L’economia del paese è essenzialmente un’economia di sussistenza,
l’industria è poco sviluppata, strutturalmente poco coerente e
concentrata solo in alcuni punti geografici, mentre le risorse del
sottosuolo sono scarse e comunque poco sfruttate a causa delle
difficoltà d’accesso. L’economia è dunque esclusivamente basata sulla
pastorizia e soprattutto sull’agricoltura praticata dall’80% della
popolazione attiva burkinabè con tecniche rudimentali durante i 5 mesi
della stagione delle piogge (da giugno ad ottobre).
La produzione agricola essenzialmente da autoconsumo familiare è basata
sui cereali (sorgo, miglio, mais, riso, fonio e fagioli) con un unico
raccolto annuale ed il suo rendimento è fortemente influenzato dalla
variazione nel tempo e nello spazio delle piogge, variazione che, a
volte, può provocare forti crisi alimentari con conseguenze
catastrofiche sulle famiglie arrecando una povertà endemica delle zone rurali.
La realizzazione di un pozzo, per noi abituati ad aprire il rubinetto e far scorrere l'acqua, può sembrare una cosa banale, ma qui fa parte del progetto per l'autosostentamento, qui significa poter provare a coltivare un piccolo pezzetto di terra e allevare qualche animale. Per sfamare qualche bocca in più.
I nostri piccoli progetti sostengono la popolazione burkinabè che
pur vivendo in condizioni assai disagiate è comunque estremamente
attiva, vivace e piena di voglia di fare e di lavorare; ma molto deve
essere ancora fatto, un aiuto sia pur piccolo per questo popolo è
veramente un enorme dono.
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