ECCO CHI SIAMO
Valdafrica nasce nel 2012, ma nasce già grande, con 6 anni di lavoro alle spalle!
Tutto comincia con i viaggi di alcuni di noi in Burkina Faso, nel 2006: al ritorno, non potevamo fare altro che continuare ad impegnarci per aiutare le persone incontrate sul cammino ad avere una vita migliore.
Il nostro metodo di lavoro è la realizzazione di piccoli progetti da concludere in tempi relativamente brevi, il nostro obbiettivo è rendere le comunità con la quale collaboriamo autonome dalla necessità di aiuti esterni.
Collaboriamo con tre strutture: l' orfanotrofio di Gouiloungou, quello di Dedougou e la casa di accoglienza per minori in difficoltà a Nounà.
Finanziamo i nostri progetti con cene di solidarietà, tesseramento, mercatini, donazioni, spettacoli.
Interveniamo inoltre con il sostegno a distanza: 150€ all'anno per permettere ad un bambino di vivere e studiare.
Vi aspettiamo tutti:-)
Video
SE VOLETE FARE UNA DONAZIONE...grazie
CREDITO COOPERATIVO VALDARNO FIORENTINO BANCA DI CASCIA-REGGELLO
iban IT36I0845738020000000006079
venerdì 14 dicembre 2012
lunedì 19 novembre 2012
lunedì 12 novembre 2012
CENA VALDAFRICANA
La nostra tradizionale cena pre-natalizia servirà quest'anno a raccogliere fondi per potenziare la fattoria che abbiamo già contribuito ad avviare nella casa famiglia di Nounà, e per ripristinare la piantagione per la quale avevamo già lavorato a giugno e che è andata purtroppo distrutta...e chi si arrende?
Maestro di cucina sarà come sempre il guru Andrea Campani, supportato da un cuoco senegalese : cucina valdafricana, per l'appunto.Menù a seguire...
Costo della cena: 20€ , per i tesserati Valdafrica 17€
I bambini sotto gli 8 anni non pagano
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIO ENTRO GIOVEDI' 15, SU FB O ALL'INDIRIZZO valdafrica@gmail.com, o al numero 347 9043749
Allora vi aspettiamo numerosi...
lunedì 8 ottobre 2012
Monti sorridente vicino a Blaise Compaoré un pluri-assassino
Che ridere, vero Presidente Monti? Tanto il mondo mica lo conosce quel signore alla sua destra, giusto? Verrebbe da ridere anche a noi se non fossimo così profondamente disgustati. Ecco chi si nasconde sotto quell’abito elegante…
Blaise Compaorè, il golpista che uccise Thomas Sankarahttp://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Sankara, invitato al Forum della Cooperazione a Milano per essere premiato come “pacificatore”. Gli apparati “umanitari” del governo coprono i criminali fedeli all’occidente.
Dopo il tentativo di assegnazione del Premio Galileo 2000 a Firenze nel 2008, per fortuna fallito grazie alla mobilitazione dei movimenti cittadini, si ritorna ancora in Italia a voler premiare come pacificatore un iniziatore di conflitti.
Da 25 anni, cioè dal barbaro assassinio del 15 ottobre 1987 del Presidente in carica Thomas Sankara e dei suoi 12 collaboratori, Blaise Compaoré è a Capo del Burkina Faso, tra gli uomini politici più ricchi e potenti dell’Africa in uno dei paesi tra i più poveri del pianeta.
Come scritto il 13 settembre scorso dalla vedova Mariam Sankara al Presidente francese François Hollande, in occasione del ricevimento di Compaoré all’Eliseo e denunciato nel 2008 dal Comitato Sankara spagnolo alla Comunità di Sant’ Egidio (di cui il Ministro Andrea Riccardi è fondatore) Blaise Compaoré non è il democratico che pretende di essere, è un sanguinario, il suo potere criminale è marchiato sin dalle prime ore da qualsiasi tipo di atrocità. Con la sua salita al potere molta gente è stata bruciata viva, altri sono stati giustiziati e sepolti in fosse comuni.
Considerato il “salvatore in odore di Nobel” e il mediatore dei conflitti nell’africa occidentale, Blaise Compaoré è in realtà colui che li attizza, i suoi tentativi di mediazione nelle crisi regionali fanno parte della campagna di pulizia della sua immagine ed ha fondato il suo potere e la sua fortuna su una lunga serie di crimini economici e di sangue, traffici di armi e di diamanti, sin’ora rimasti impuniti. Paesi come l’Angola, la Liberia, la Sierra Leone e recentemente la Costa d’Avorio ed il Mali hanno subito le manovre di destabilizzazione di Blaise Compaore.
Il Presidente Blaise Compaore è un predatore che ha eliminato tutti quelli che gli facevano ombra.
Corruzione, appropriazione di una buona parte dell’economia da parte del clan Compaoré, spoliazione di terre a profitto dei dignitari dell’agro-industria, depauperamento della popolazione, questa è l’oscura realtà di un regime vilipeso dal suo popolo per chi sa guardare al di là delle apparenze.
Direi che può bastare. Ma allora perché non siamo sorpesi? Quando Thomas Sankara era presidente del Burkina Faso, fece un discorso all’ONU in cui dichiarava che il suo paese si rifiutava di pagare il debito. Il motivo era che quel debito era una truffa, creato dai nuovi colonizzatori della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Provare a pagarlo, per il Burkina, significava sacrificare migliaia di persone.
Sankara, alla fine del discorso profetizzò che se i presidenti degli altri paesi africani non l’avessero imitato, lui sarebbe stato assente alla prossima riunione dell’ONU. E così fu. Sankara fu ucciso dopo quel discorso.
Fu ucciso da Blaise Compaoré, che così divenne il nuovo Presidente del Burkina. Capito perché non siamo sorpresi?
Compaoré e Monti, anche se con metodi diversi e in contesti diversi, lavorano per le stesse organizzazioni criminali mondialiste che tengono sotto scacco interi paesi sotto il ricatto del debito.
Però sono ben vestiti e tanto basta, nel mondo delle apparenze, a guadagnare la fiducia dei cittadini.
Fonte WEB
giovedì 13 settembre 2012
ADOZIONI A DISTANZA
Il sostegno a distanza è un impegno morale, non legale, che può essere interrotto in qualunque momento. MA NOI INVITIAMO CALDAMENTE A PONDERARE BEN BENE LA SCELTA PRIMA DI FARLA, PIUTTOSTO CHE INTERROMPERLA, PERCHE' NESSUN BAMBINO SI MERITA DI ESSERE ABBANDONATO A META' DI UN PERCORSO.
Perché aiutando un bambino, aiuti anche la sua famiglia e la sua comunità.
Perché il tuo sostegno contribuirà alla crescita della comunità in cui il bambino vive attraverso la realizzazione di programmi di sviluppo locale.
Nell'arco di 60 giorni riceverete a casa l'atto di adozione con la foto e le generalità del bambino/a "adottato" e le varie modalità di pagamento.
Speriamo di riscontrare una grande e consapevole partecipazione...un grazie sincero da tutti i bambini che aspettano un nostro aiuto e da tutto lo staff di VALDAFRICA
martedì 31 luglio 2012
ARRIVATI I MANGHI A DEDOUGOU!
venerdì 20 luglio 2012
VERSAMENTO PER LA PIANTAGIONE A DEDOUGOU
Grazie alla nostra Tamara che ha speso il suo tempo per parlare con vari istituti di credito adesso abbiamo il conto dell'associazione ed abbiamo effettuato il bonifico a DEDOUGOU!
I nostri sforzi, ancora una volta danno dei frutti...proprio il caso di dire frutti veri: una piantagione di manghi! Questo significa un altro passo verso l'autosostentamento.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato!
mercoledì 18 luglio 2012
DEDOUGOU...LA PIANTAGIONE
E mentre noi pensiamo al prossimo progetto e al prossimo viaggio, a Dedougou si sta preparando la piantagione...
CRESCERANNO I MANGHI A DEDOUGOU?
I manghi riescono a crescere in questo clima arido, danno tanti frutti che sono pieni di vitamine, e quelli in eccesso possono essere venduti per acquistare beni di prima necessità.
Ok, ci vuole un bell'evento per lanciare il messaggio...
E nel frattempo è nata l'Associazione VALDAFRICA, che da semplice e collaudato gruppo di amici si trasforma in un gruppo registrato a tutti gli effetti, con uno statuto, un presidente e tutto il resto.
Sempre noi ma con ambizioni sempre più grandi.
Così a Giugno riusciamo a concludere tutto l'iter burocratico e pochi giorni dopo, il 24, organizziamo il nostro evento.
Come sempre, fondamentale è stato lo chef Andrea Campani che ha messo a disposizione la sua arte in cucina per creare qualcosa di meraviglioso! Gli amici che hanno aiutato, quelli che ci hanno ospitati, i musicisti che hanno suonato gratuitamente e tutti coloro che hanno partecipato all'evento.
LA FATTORIA DI NOUNA'
In Burkina Faso essere autosufficienti significa essere ricchi. Il clima arido non permette molto, l'assenza di pioggia per lunghissimi periodi di tempo fa sì che il cibo abbia un costo inaccessibile, quindi inevitabilmente i bambini sono malnutriti, con tutte le conseguenze che questo comporta.
La produzione agricola essenzialmente da autoconsumo familiare è basata sui cereali (sorgo, miglio, mais, riso, fonio e fagioli) con un unico raccolto annuale ed il suo rendimento è fortemente influenzato dalla variazione nel tempo e nello spazio delle piogge, variazione che, a volte, può provocare forti crisi alimentari con conseguenze catastrofiche sulle famiglie arrecando una povertà endemica delle zone rurali.
La malnutrizione, di conseguenza, è un problema moltograve e molto presente in Burkina Faso, soprattutto nell'età infantile. La diarrea, come causa o conseguenza della malnutrizione, rappresenta la seconda causa di mortalità infantile fra 0 e 5 anni.
Anche il 14% delle donne in età fertile presenta una deficienza energetica cronica, situazione che contribuisce ad aumentare la mortalità neonatale e materna. Sia le donne che i bambini presentano gravi avitaminosi, carenze di iodio e di ferro e forme di anemie anche molto gravi.
Di fronte ad una situazione così catastrofica, la nostra piccola fattoria può sembrare ridicola, ma se come questa ce ne fossero tante altre...
Un piccolo passo verso l'autosufficienza, uno dei tanti che abbiamo intenzione di fare.
martedì 17 luglio 2012
PANNELLI FOTOVOLTAICI A NOUNA'
Ciò che noi diamo sempre per scontato qui non lo è...
E questo grazie alla tenacia di un gruppo di amici che crede in ciò che fa, grazie a tutte le persone generose che regalano il proprio tempo e la propria professionalità per far sì che le cose possano funzionare al meglio e grazie a tutti coloro che in questi anni hanno partecipato ai nostri eventi permettendoci di continuare a credere nell'importanza di dare il nostro piccolo aiuto a chi ha bisogno di noi.
I BAMBINI DI NOUNA'
A Nounà incontri M.me Bernadette che si prende cura di tanti bambini, forse troppi per i pochi mezzi a disposizione, ma come rifiutare aiuto a queste creature indifese?
Qui arrivano bambini di ogni età, spesso orfani di madre, morta di infezione dopo il parto, oppure trovati soli nelle vicinanze, senza sapere quale sia la loro storia.
di Monica Campani intervista ad Adria Gauni e Tamara Ermini
Perché proprio in Burkina Faso? Adria Gauni risponde con una battuta che ha il significato di "Perché no?"
"Perché in Burkina Faso? Perché in Brasile le scuole a dicembre sono chiuse. Rispondo sempre con questa battuta, a chi mi chiede perché ho scelto il Burkina Faso, per i progetti di solidarietà che io, la mia amica Tamara Ermini e la nostra bella brigata di amici, portiamo avanti ormai da 5 anni. Nel dicembre 2006, con un po’ di tempo a disposizione, con la complicità di uno di quei preti che ci piacciono, di quelli che si sporcano le mani, pensai fosse arrivato il momento di dare corpo a quel desiderio che avevo fin da parecchio più giovane: fare un’esperienza in uno di quei Paesi che con tanta disinvoltura chiamiamo “del Terzo mondo”, come se di mondi non ce ne fosse uno solo, incasinato e meraviglioso".
"Si prospettava il Brasile, ma ci si accorse all’ultimo momento che sarei arrivata troppo tardi in questa scuola per bambini di strada, praticamente in tempo per la chiusura. All’ultimo momento, il Burkina Faso. Morale della favola, sono appena tornata dal sesto viaggio. Passai, la prima volta, un mese nell’ orfanotrofio di Gouiloungou, un microvillaggio non lontano dalla capitale del Burkina Faso, Ougadougou , che ospitava allora 110 bimbi, da pochi giorni di vita ai 13-14 anni".
"Imparai che di tutte le convinzioni con le quali avevo riempito la valigia, potevo farne un bel falò. Imparai la fierezza delle donne burkinabè e la loro capacità di accogliere, imparai a rallentare, imparai a cercare i terreni comuni, quelli che fanno di noi solo uomini in cammino, e a benedire la diversità che arricchisce, imparai ad ascoltare e basta quello che non capivo, imparai la gioia delle piccole cose, imparai a gestire la rabbia per questo mondo iniquo e storto, e farla diventare azioni al ritorno. Tamara e gli altri si buttarono come me a capofitto nell’impresa di mettere insieme energie, amici e risorse per fare l’unica cosa possibile: migliorare, anche di poco, le condizioni di vita dei ragazzi che avevamo incontrato, e dare loro l’opportunità di averla, un’opportunità".
Il lavoro di questo gruppo non si ferma al ritorno in Valdarno. Anzi. Inizia con le tante iniziative che continuano a portare avanti in favore di quelle popolazioni ed in vista di un loro futuro viaggio.
"Abbiamo fatto sottoscrizioni, cene di solidarietà, concerti, lotterie, dimostrando che davvero non c’è bisogno di grandi apparati per attivarsi. In cinque anni, ne abbiamo fatte di cose, senza pietismi e senza gli altri –ismi che non ci piacciono e che spesso servono solo a tenere fermo l’altro nella sua condizione di bisogno. Progetti piccoli, in collaborazione con altre associazioni, ma alla nostra portata, raggiungibili e soprattutto con lo scopo di percorrere la strada dell’autonomia delle realtà che abbiamo incontrato".
E di cose ne hanno realizzate davvero tante: il pollaio, la micro-piantagione di manghi a Gouiloungou, la costruzione di una palazzina per l’accoglienza dei piccoli a Dedougou, altro orfanotrofio nell’ovest del paese, la costruzione di pannelli fotovoltaici a Nounà, casa famiglia per bambini in difficoltà, lo start up della “fattoria” , dell’orto e dei campi sempre a Nounà.
"Oltre a questo, abbiamo una quindicina di adozioni a distanza attive, che speriamo di far crescere, soprattutto in questo anno, nel quale si prospetta per il paese e per i paesi confinanti una delle più feroci carestie degli ultimi decenni, data la scarsità dei raccolti 2011, per via della scarsità di pioggia dell’estate scorsa. Il prossimo progetto, sarà una piantagione di manghi a Dedougou, 150 piante, per il consumo, il mango è un frutto formidabile, ricco di vitamine come nessun altro, capace di sopperire alla piaga della malnutrizione, nemico pericoloso non meno della denutrizione, che espone a malattie le più diverse e rallenta lo sviluppo fisico e cognitivo, e per la vendita, per il quale sono necessari quasi 3.000 euro".
Ma non è tutto qui. Nelle prossime settimane nascerà l' associazione Val d'Africa.
"Mi piace concludere con una frase, semplice ma dirompente - conclude Adria Gauni - di Thomàs Sankarà, Capo di Stato del Burkina dall’83 al 15 ottobre ’87, quando fu ucciso perché il germe della dignità dei popoli africani che continuava a seminare era intollerabile prima di tutto per gli occidentali:“Non possiamo esimerci dalla ricerca ad oltranza della giustizia sociale”.
Il Valdarno dunque si mobilita grazie a persone che mettono in primo piano le esigenze degli altri, i bisogni di popolazioni che hanno necessità di tutto anche di quello che per noi uomini del 2012 può sembrare ovvio e superfluo. Persone che si impegnano perché nel cuore di bambini, donne e uomini possa nascere la speranza di un futuro migliore.